I nostri giovani al Festival YAI e alla 31ª GMG
Sono più di 1.000 i giovani di Rinnovamento nello Spirito che parteciperanno alla GMG di Cracovia. La metà di questi è già in Polonia con gli altri giovani delle Diocesi di appartenenza. L’altra metà, tra i 16 e i 30 anni, dal 22 al 24 luglio, confluirà a Zory (Katowice), in Polonia, per prendere parte al Festival YAI (Youth Arise International) e poi, dal 25 al 31 luglio, a Cracovia, in occasione della 31a Giornata Mondiale della Gioventù.
Il Festival YAI, nato a Brescia, nel 1995, ospiterà giovani provenienti da circa 55 nazioni: un mosaico di lingue, culture, storie e volti diversi. Attesi molti giovani dal Medio ed Estremo Oriente, da Paesi dove vige la persecuzione dei cristiani.
Le giornate di questo Festival Internazionale saranno scandite da momenti di preghiera comunitaria carismatica, da insegnamenti dedicati, da concerti serali tenuti da band musicali dei diversi Continenti, da 24 workshop tematici sui più diversi ambiti di interesse giovanile. Un prezioso kairós, un provvidenziale “tempo di grazia” per intessere nuove amicizie, per imparare la fraternità nel tempo della frammentazione, per sperimentare vie di creatività nell’annuncio del Vangelo all’uomo di oggi. Una preparazione gioiosa e motivata in vista della GMG di Cracovia e, dunque, dell’abbraccio paterno che tutti i giovani del mondo riceveranno da Papa Francesco.
Insieme all’Arcivescovo William Goh (Singapore), al Vescovo Sam Jacobs (Usa), a P. Robert Spitzer (Usa), a P. Daniel Ange (Francia) e a Henry Cappello (Usa), relazionerà Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS e vicepresidente internazionale YAI, sul tema: «Un tempo di grazia».
A tal riguardo, il presidente Martinez ha esplicitato il senso di queste giornate: «Papa Francesco abbraccerà i giovani di tutto il mondo nella patria di san Giovanni Paolo II, per ridire che Gesù e il suo Vangelo sono la risposta a tutti i mali della storia. Nostra responsabilità è aiutare le nuove generazioni a favorire questo incontro con Gesù e a farne un’esperienza personale, dal forte impatto spirituale e comunitario, permettendo che la mente e il cuore di questa prima generazione del Terzo millennio si aprano alle grandi sfide di misericordia, di giustizia e di verità che il tempo esige. Siamo felici di accompagnare questi giovani, come padri che preparano i loro figli, perché siano presto essi a prenderci per mano, con una nuova fiducia nei carismi e nei talenti che lo Spirito di Dio ha elargito loro per il bene comune. Urge un nuovo protagonismo giovanile per ridare passione alla storia e vigore alla misericordia».